Antonella Clerici ha interrotto la puntata di E’ sempre Mezzogiorno, il programma che accompagna i telespettatori all’ora di pranzo. La conduttrice ha voluto prendere la parola e rivolgendosi alla telecamera ha deciso di fermare per un attimo la preparazione delle ricette per dare un messaggio molto importante in questi giorni così delicati. 

Una puntata molto particolare quella andata in onda oggi su Rai 1. Stiamo parlando del programma condotto da Antonella Clerici, “E’ sempre Mezzogiorno“. La conduttrice ha deciso di interrompere per un momento la preparazione delle ricette per dare un segnale importante al suo pubblico, essendo giorni di profondo dolore, di tristezza e di sgomento dopo le recenti vicende di cronaca.

Anche un programma leggero come “E’ sempre Mezzogiorno” non può fare a meno di bloccarsi di fronte ad un delitto così brutale come quello che ha coinvolto Giulia Cecchettin. La televisione e i personaggi che quotidianamente si affacciano al pubblico possono essere un tramite importante per lanciare messaggi e condividere aspetti sociali che non devono passare in secondo piano.

Antonella Clerici: il dolore in diretta

Antonella Clerici, da donna e da mamma, ha deciso di interrompere per qualche minuto la puntata di E’ sempre Mezzogiorno, e ha scelto di fare un appello accorato a chi ha scelto di ascoltare da casa. “Attraverso la leggerezza che noi affrontiamo tutti i giorni passano i messaggi più importanti”, ha esordito così la conduttrice, lasciando intendere che anche in un contesto apparentemente leggero non si dimenticano le cose importanti.

E così, la conduttrice ha espresso un concetto e un pensiero duro ma fondamentale, che si rivolge in particolar modo alla categoria degli “educatori”, che hanno la responsabilità di insegnare alle nuove generazioni il rispetto e i valori su cui una società dovrebbe basarsi:

Noi educatori – padri, madri, figli, sorelle, fratelli – dovremmo imparare ad educare i nostri figli ai “no”. Bisogna che noi impariamo un po’ dalle basi, come avviene nello sport. Cioè quando mia figlia prende 4 in una materia, non è colpa dei professori, è colpa sua che non ha studiato. Se noi questi ragazzi li proteggiamo troppo, li facciamo sentire sempre nella loro comfort zone, non saranno mai abituati alle sconfitte, né ai “no” degli amici, ai “no” delle fidanzate, ai “no” di niente.