Ne esistono diversi tipi: elettrici, a gas e a microonde. Il forno elettrico è senz’altro il più diffuso, e averlo in perfetta efficienza e privo di cattivi odori è di fondamentale importanza. In realtà, la pulizia di tutti gli strumenti che utilizziamo per cucinare è da tenere in gran conto. L’igiene, infatti, è un aspetto basilare di una cucina sana.
Per il forno, poi, la pulizia ha una valenza ancora maggiore: oltre all’aspetto igienico, una corretta cura ne garantisce anche l’efficienza e la sicurezza durante l’utilizzo. Eventuali accumuli di grasso, alle alte temperature, infatti, possono arrivare a determinare pericolosi principi di incendio. Una pulizia attenta e frequente, dunque, è assolutamente indispensabile per un corretto utilizzo del forno elettrico. I moderni forni elettrici sono progettati per essere usati senza rischi.
Come scegliere un forno elettrico
Tuttavia, per evitare un eventuale surriscaldamento che potrebbe danneggiare i mobili posizionati accanto, è consigliabile scegliere un modello a incasso che lasci alcuni centimetri di spazio dalle pareti laterali e da quella di fondo, e che sia costruito con materiali isolanti ignifughi, come la lana di roccia.
Questo permette anche di risparmiare energia, perché si evita dispersione di calore verso l’esterno. I forni hanno generalmente un dispositivo di spegnimento automatico che entra in funzione in caso di guasti, evitando pericolosi surriscaldamenti e sprechi di energia. Il meccanismo di ventilazione e raffreddamento fa in modo che lo sportello e la maniglia non superino mai i 40 gradi, anche se la temperatura all’interno del forno è molto superiore, così non si corre il rischio di scottarsi le mani.
Quando pulire il forno elettrico
Almeno una volta ogni quindici giorni: più spesso lo puliamo, meno lavoro dovremo fare per togliere eventuali residui di grasso e incrostazioni. Via lo sporco ostinato. Per eliminare le incrostazioni più resistenti, accendiamo il forno e impostiamo la temperatura a 100 gradi. Intanto, mettiamo a bollire una pentola con un bicchiere di aceto.
Al primo cenno di bollore, mettiamo la pentola in forno per 15 minuti. Trascorso questo tempo, tiriamola fuori, aspettiamo che il forno si raffeddi un po’ e utilizziamo il composto di acqua e aceto per strofinarne le pareti. Ricordiamo di lasciare lo sportello aperto per disperdere l’odore dell’aceto.
Rimedi classici per pulire il forno
In commercio si trovano prodotti specifici in spray per la pulizia del forno, da lasciare in posa e rimuovere dopo il tempo indicato nelle istruzioni d’uso. Sono, comunque, sempre validi i sistemi casalinghi, come acqua calda e bicarbonato, limone e aceto bianco (anche tutti insieme).
Forni autopulenti: cosa sono e come usarli
È bene leggere con attenzione le caratteristiche tecniche del nostro elettrodomestico, per capire quale sia il miglior metodo di pulizia: alcuni forni hanno pannelli interni smaltati facilissimi da pulire, perché non trattengono il grasso. Quindi, niente detersivi o prodotti chimici. Inoltre, se il forno è a vapore, darà ancora meno problemi di pulizia: l’umidità evita che il grasso si incrosti sui pannelli.
Basta uno straccio umido per igienizzarlo. Alcuni modelli hanno la funzione autopulente con pannelli catalitici, fatti in alluminio e ricoperti da uno speciale smalto che trasforma i grassi di cottura in gas. I pannelli possono essere smontati e lavati ma, essendo soggetti a veloce usura, vanno sostituiti ogni due anni.